Chiunque abbia detto che in un viaggio è il percorso che conta, e non la destinazione, probabilmente non ha mai viaggiato in aereo accompagnato da uno o più bambini “under 10.”
Quando poi ci si ritrova ad affrontare un volo da soli con un bambino, o nel mio caso tre, le cose possono farsi davvero complicate.

La prima volta che ho volato da sola con i miei tre bambini (al tempo 6 mesi, 3 anni e 5 anni), lo ho fatto per un volo di poco più di tre ore, e mi sono sentita un’eroina. Dopotutto, ero riuscita a portare a termine la missione, e a portarci a destinazione tutti e quattro senza eccessivi drammi (ad esclusione del momento in cui siamo dovuti entrare tutti e quattro nel bagno, e ho dovuto tenere la treenne in braccio mentre faceva la pipì, con il nenonato nel marsupio che si disperava, e il cinquenne spiaccicato alla parete).
Non avrei mai potuto immaginare che di lì a un anno avrei sorvolato l’Atlantico e affrontato voli intercontinentali sola “contro” tre.
Non posso ancora dire che affrontare un volo di 14 ore sia una passeggiata di salute, ma con il tempo ho scoperto qualche accorgimento che ci ha sicuramente reso la vita più facile.
L’organizzazione:
1. Timing
Quando si affronta un volo oltre le otto ore, il timing è essenziale.
Quando è possibile cerco sempre di prenotare un volo notturno. Anche se questo vuol dire arrivare a destinazione ad un orario insolito.
È più facile intrattenere dei bambini svegli in un albergo o una casa vacanze piuttosto che chiusi in un aereo.
Volando di notte si massimizzano le ore di sonno dei bambini, e il resto del tempo passa più facilmente tra un film, un gioco e uno snack. Anche i vostri vicini di posto vi saranno grati.
2. Connessioni
Quando si viaggia con dei bambini piccoli i tempi sono rallentati rispetto a quando si è soli, e le dinamiche sono molto diverse. Quando si sceglie una connessione è bene lasciare tempo a sufficienza per raggiungere il secondo volo con comodo, e non dover correre da un gate all’altro con la lingua di fuori.
Soprattutto se arrivate dall’Europa, e avete una connessione negli Stati Uniti, assicuratevi di avere tempo a sufficienza per completare le procedure alla dogana.
3. Puntualità
Non arrivate all’aereoporto troppo presto.
La maggior parte delle compagnie aeree apre il check-in tre ore prima del volo. Arrivando prima si rischia che i bambini (e i grandi) esauriscano la pazienza prima ancora di cominciare.
4. Bagaglio a mano
Sbagliando si impara, e dopo un paio di catastrofici errori strategici ho imparato alcune cose sul bagaglio a mano.
Innanzitutto: ad ognuno il suo.
Quando viaggio con i mei figli ognuno ha il suo zainetto. Anche il piccolo che non riesce a portarlo da solo. Anche se va a finire che li porto tutti io. In questo modo sono certa che ognuno abbia tutto ciò di cui ha bisogno durante il volo.
Loro riempiono il loro zainetto con i giochi che preferiscono, io aggiungo un cambio completo di vestiti per ognuno, qualche snack, e una piccola sorpresa che ci aiuti a scacciare la noia nei momenti di crisi. Da non dimenticare: le cuffie per ascoltare i film. Quelle che distribuiscono sull’aereo sono troppo grandi per i bambini, e finisce sempre in capriccio perché non riescono a tenerle sulle orecchie più di dieci secondi di fila.
Nel mio bagaglio a mano metto vestiti di ricambio per me (non si sa mai), mascherine extra per tutti, gel antibatterico, salviettine umidificate, salviettine disinfettanti, extra snacks, e una penna.
5. Baby
Quando si viaggia con un neonato solitamente è permesso portare acqua o formula nel biberon, e omogeneizzati. Non scordate il ciuccio per alleviare il fastidio alle orecchie durante il decollo e l’atteraggio, almeno due cambi, pannolini a sufficienza, salviettine, tappetino da viaggio per il cambio pannolino, una copertina per avvolgerlo, e un telo da stendere per non farlo stare a contatto con il sedile (noto ricettacolo di germi).
6. Dress for success
Il giorno del volo vesto sempre i bambini con abiti comodi: pantaloni lunghi, maglietta, calzini, scarpe chiuse e una felpa. All’aereoporto e sull’aereo l’aria condizionata può essere molto fastidiosa per i più piccini.
All’aereoporto

1. Passaporti
Per risparmiare tempo, preparate i passaporti con la carta di imbarco dentro la pagina con la fotografia, teneteli tutti insieme in una tasca della borsa, facilmente raggiungibile con una mano sola.
2. Facilitazioni per famiglie
Fate presente al personale di terra che viaggiate soli con dei bambini. In alcuni aereoporti, come a Fiumicino ad esempio, ci sono delle file speciali per famiglie, sia per il controllo passaporti che per l’imbarco sull’aereo.
3. Pausa pipí
Portate tutti al bagno prima dell’imbarco. È sempre più comodo e facile usare il bagno dell’aereoporto che quello dell’aereo. Lo stesso vale anche per il cambio del pannolino.
4. Sgranchirsi le gambe
Se nell’aereoporto in cui mi trovo c’è un’area giochi di solito cerco di farci un salto prima dell’imbarco, per lasciare che i bambini scarichino un po’ di energie prima di ritrovarsi negli spazi costretti dell’aereo. Prima di far giocare i bambini pulisco le superfici con una salvietta disinfettante.
5. Passeggino da viaggio
I passeggini da viaggio, di quelli che si piegano e si possono riporre nella cappelliera dell’aereo, possono migliorare drasticamente l’esperienza all’aereoporto e sull’aereo. Averlo a disposizione fino al momento dell’imbarco, e soprattutto dal primo momento in cui si scende dall’aereo rende il viaggio molto più facile, soprattutto a chi vola da solo con i bambini.
Sull’aereo

1. Breath
Armatevi di santa pazienza. Cercate di respirare e concentrarvi su pensieri positivi. Io traggo conforto dal ripetermi che nulla è per sempre, e prima o poi, anche questo volo finirà.
2. Location, location, location
Riponete a portata di mano, sotto al sedile di ogni bambino, il proprio zainetto con giochi, cuffie e snack. In questo modo eviterete di alzarvi dal vostro posto ogni 10 minuti per raggiungere la cappelliera ad ogni richiesta di snack/ pupazzetti/ macchinine/ pennarelli etc.
3. Flessibilità
Sui voli intercontinentali le regole di casa non valgono. Dopo tutto, siamo in spazio aereo internazionale. Vuoi cenare a lecca lecca e patatine fritte? Non c’è problema. Vuoi vedere 4 film di fila? Be my guest. Vuoi tenere il ciuccio in bocca per 14 ore di seguito? Basta che stai buono. E magari ci scappa una mezz’oretta di sonno anche per me.
All’atterraggio
1. Informazioni
Se avete una connessione, prima dell’atterraggio chiedete informazioni alle hostess circa lo status del prossimo volo e sui tempi e modalità per raggiungere il gate. Farlo al banco informazioni dell’aereoporto trascinandosi dietro uno o più bambini stanchi e provati da ore di volo sarà molto più difficile.
2. Aiuto!
Mi ci è voluto un po’ ma con il tempo ho imparato a non vergognarmi e a chiedere aiuto alle hostess o agli altri passeggeri per recuperare le mie cose dalle cappelliere e scendere dall’aereo. Dopotutto ho solamente due mani e tre bambini, più il passeggino e quattro bagagli a mano. Devo dire che ho quasi sempre trovato persone disponibili e gentili, che mi hanno aiutato sia con i bagagli, che prendendo in braccio il piccolo o dando la mano ai grandi.
3. Carrello: si o no?
Se viaggiate soli, e avete un bambino piccolo nel passeggino, il carrello potrebbe non essere la soluzione ideale per le valigie, perché troppo pesante da spingere con una mano sola. Conviene organizzarsi con una valigia su quattro ruote, e avanzare spingendo la valigia con una mano e il passeggino con l’altra. Zainetti e borse possono trovare posto nel cesto portaoggetti sotto al passeggino.

Queste sono le lezioni che ho imparato in anni di “fly solo” con i miei tre bambini. Se state per partire soli con uno o più bimbi sotto i dieci anni non mi resta che augurarvi buona fortuna. Fatevi coraggio, prima o poi tutto passa e finisce. Anche il vostro volo.